
Castello Savoia di Gressoney, il castello di Cenerentola
Il Castello Savoia di Gressoney è considerato il castello di Cenerentola per la sua forma e posizione fiabesca oltre al fatto che fu costruito per ospitare la regina Margherita amante della tranquillità montana.
Abbiamo ereditato dal passato non solo la storia che riguarda gli uomini, ma anche edifici che re e regine, nei loro anni di dominio, hanno costruito per proprio piacere, per esigenza, per abbellire e rendere più sfarzoso e importante il loro potere.
Non fa eccezione il Castello Savoia di Gressoney-Saint-Jean, a cospetto del Monte Rosa, frutto del desiderio della regina Margherita di Savoia moglie del re Umberto I, che fu la prima regina consorte d’Italia. La sovrana amava trascorrere del tempo nella valle di Gressoney tra le silenziose e maestose montagne alpine della Valle d’Aosta, monti che aveva conosciuto quando soggiornava nella residenza del barone Beck Peccoz.

Castello Savoia di Gressoney
Il suo amore per questi panorami la portò ad ottenere il permesso nel 1899, per la realizzazione di una dimora di villeggiatura il cui progetto fu affidato all’architetto di corte Emilio Stramucci, già responsabile delle decorazioni neobarocche al Palazzo Reale di Torino e al Quirinale. La villa fu terminata solo nel 1904. Nel castello soggiornò solo la regina Margherita, perché il re Umberto I fu assassinato nel 1900. Il castello ospitò a lungo la regina, divenuta regina madre e i suoi illustri ospiti letterati, dei quali amava circondarsi, come il Carducci. Tra quelle montagne andava a trovarla anche il giovane nipote, il futuro Umberto II.
Alla sua morte il castello rimase chiuso a lungo, sino a quando nel 1936 fu venduto a Ettore Moretti, industriale i cui eredi lo vendettero alla regione Valle d’Aosta nel 1981.

Castello Savoia di Gressoney
Il castello, che non è realmente un castello, quanto una grande villa a tre piani, si trova ai piedi del Colle della Ranzola, e da lì domina la vallata fino al ghiacciaio del Lyskamm ed è immerso in un parco. Dal tetto spuntano cinque torrette cuspidate differenti tra di loro, che sono visibili dalla strada che costeggia il parco. Tra queste ce n’è una che spicca sulle altre, quasi a voler riprodurre il gruppo montuoso del Monte Rosa e che, come le sue cime, tendono a raggiungere il cielo.
L’insieme dell’edificio e del luogo riescono a trasportare il visitatore in un ambiente fiabesco che qualcuno ha avvicinato al castello di Cenerentola. L’aspetto esterno è in pietra locale e la sua pianta è rettangolare. Lo stesso si sviluppa su tre piani, la zona giorno è posizionata al pian terreno, il primo piano era quello nobile con gli appartamenti reali e il secondo piano era riservato ai gentiluomini di corte.
L’interno è un insieme di stili che vanno dal gotico al liberty, quest’ultimo in voga proprio in quegli anni. Si nota la monumentale scalinata lignea, i soffitti a cassettoni, i mobili, dell’ebanista torinese Michele Dellera che nella villa compì la sua prima importante realizzazione. Gli arredi, invece, tutti originali, in parte provenivano da Villa Margherita. Tantissimi particolari richiamano la stessa regina, dalle sue iniziali, ai fiori di margherita che vengono richiamati continuamente su arredi e decorazioni, come lo stesso stemma della famiglia Savoia che spicca anche sulle vetrate colorate che si affacciano sullo straordinario panorama montuoso che lo circonda.

Castello Savoia di Gressoney
Soffitti e arredi sono di ispirazione medievale, ispirati allo stile della regina madre, così conservatrice e religiosa, a dire di qualcuno anche bigotta, ma capace di farsi amare dalla popolazione anche grazie ai suoi numerosi viaggi lungo l’intero stivale, dove amava indossava abiti del luogo, in omaggio alle regioni che la ospitavano.
Al castello sono collegati anche altri edifici, quali la Villa Belvedere, alloggio per custodi, servitù e Carabinieri Reali e il Romitaggio Carducci, dedicato al poeta e amico della regina della quale fu più volte ospite.
Il giardino ha al suo interno uno spazio roccioso e conserva anche specie botaniche con fiori montani, alcuni provenienti anche da altre parti del mondo, si possono ammirare la Stella alpina, i Semprevivi, il Botton d’oro, l’Aquilegia, solo per citarne alcuni, oltre ad una varietà di alberi ormai secolari, mentre d’inverno appare come un fiabesco castello immerso nella candida neve. Per ammirare la grande varietà di flora e godere della splendore del giardino, si consiglia di visitare il castello nei mesi di luglio e agosto.
Negli ultimi anni il castello è diventato anche location per molti set cinematografici.

Castello Savoia di Gressoney
INFORMAZIONI UTILI
Castello Savoia di Gressoney
Località Belvedere, 11025 Gressoney-Saint-Jean AO
Tel. +39 0125 355396
Orari visite
lunedì / domenica 09–19