
Villa D’Este, a Tivoli, opera scenografica rinascimentale, riconosciuta come Patrimonio UNESCO, con le sue cento fontane e i tanti giochi d’acqua, vi lascerà senz’altro senza parole.
Villa D’Este a Tivoli, se scegliete una giornata di sole e mettete in conto di camminare un po’, potrebbe essere un ottimo programma per una gita fuori porta.
Chi la conosce per fama si aspetta le tante fontane e i giochi d’acqua, ma non si immagina che la bellezza della villa è anche legata ai suoi interni. Ovvio, però, che l’occhio rimarrà particolarmente stupito dalla vastità del giardino, strutturato come un classico giardino all’italiana e, anzi, riconosciuto addirittura come uno dei più belli d’Europa.

Villa D’Este
Arrivati a Tivoli, il consiglio è di lasciare la macchina nel grande parcheggio che trovate nel centro del paese, accanto alla zona pedonale, in modo da liberarvi dell’auto appena arrivati e riprenderla solo quando dovrete andare via.
Altro consiglio è di prenotare i biglietti, basta anche il giorno prima, per evitarvi una fila interminabile, magari sotto al sole che avete tanto aspettato per godere a pieno della vostra visita, ma che diventa insopportabile se bisogna stare fermi per almeno un’ora in coda.
Con la prenotazione alla mano, invece, vi basterà entrare direttamente a Villa D’Este per ritirare i vostri ticket e una mappa della villa, alquanto utile se volete gustarvi ogni fontana riuscendo a capire cosa state vedendo, e la vostra visita può avere inizio.

Villa D’Este
Voluta dal cardinale Ippolito II d’Este, da cui prende il nome, Villa D’Este fu ideata dall’architetto Pirro Ligorio che, nel Cinquecento, si circondò di un elevato numero di artisti e artigiani per realizzare il progetto che ha dato luce a quello che ancora oggi possiamo ammirare in tutta la sua maestosità.
Sì perché quello che sicuramente vi colpirà maggiormente sarà l’imponenza della villa e del suo giardino, con verde e acqua in una simmetria e un’armonia perfette.
Prima di addentrarvi nel giardino, visitate la villa al suo interno, con le sue tante stanze affrescate, sia alle pareti che sui soffitti, entrando nella sua storia con le spiegazioni che troverete in ogni stanza.
Dalle finestre e dagli affacci della villa inizierete a scorgere il giardino sottostante, dove poco dopo vi ritroverete, articolato tra terrazze e pendii, attraverso i quali si collegano le diverse pendenze del giardino.
Un viale lungo 100 metri, che congiunge la Fontana dell’Ovato con la Rometta, è interamente fiancheggiato da quelle che sono chiamate le Cento Fontane.

Villa D’Este
La Fontana dell’Ovato, anche detta Fontana di Tivoli, alla fine del viale, riceve l’acqua, direttamente convogliata dal fiume Aniene, attraverso un canale che passa sotto la città. Al centro, sotto di sé, c’è una grande vasca che raccoglie le acque che, zampillando, scendono verso il basso come in una cascata, regalando uno degli spettacoli più belli della villa.
Dal lato opposto del viale delle Cento Fontane si erge la Rometta, o Fontana di Roma, con la rappresentazione personificata della città in trionfo, collocata al centro della vasca contornata da zampilli.

Villa D’Este
In tutta la sua imponenza troverete la Fontana di Nettuno, dove i giochi d’acqua, disposti su vari livelli, a contatto col sole generano spesso arcobaleni bellissimi, grazie alla rifrazione della luce da parte dell’acqua stessa. La caratteristica principale di questa fontana, che è forse la più scenografica dell’intera villa, è che i getti d’acqua e gli zampilli, collocati lateralmente, e le cascate centrali, sono strutturati su piani differenti, attraverso i quali l’acqua scende dalla cima fino all’ultima vasca che riversa, infine, la sua acqua nelle peschiere sottostanti. Spiegare a parole quello che proverete davanti agli schizzi d’acqua che, se vi avvicinerete troppo, arriveranno fino a voi, non è facile.
Molte altre sono poi le fontane: la Fontana della Natura o dell’Abbondanza, la Fontana dell’Organo, la Fontana della Civetta, la Fontana di Proserpina, la Fontana dei Draghi; e ancora la Fontana di Pegaso, di Europa, di Bacco, di Diana. E molte sono le grotte ricavate nella roccia: la Grotta di Venere, di Ercole, di Pomona, delle Sibille e di Diana.
In alcuni casi è anche possibile camminare dietro al getto d’acqua della cascate, seguendo un percorso che vi porterà a cambiare prospettiva di veduta, permettendovi di passare proprio sotto il getto d’acqua, riparati dalla roccia dalla quale l’acqua si lancia per cadere in basso: consiglio valido, soprattutto se andate d’estate, perché c’è il rischio di bagnarvi un po’.
INFORMAZIONI UTILI
Villa D’Este
Piazza Trento, 5 – 00019 Tivoli (RM)
Sito web: www.villadestetivoli.info
Email: [email protected]