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Cremona - © Vaghis - viaggi & turismo Italia - Tutti i diritti riservati
Ancora oggi, quest’antica tradizione tutta italiana continua a incantare con il miracolo della nascita di uno strumento musicale

Liuteria, o arte della costruzione e restauro di strumenti ad arco, a corda e a pizzico: questa una delle parole-chiave che con maggiore efficacia evocano l’immagine di Cremona, che tra i suoi mille tesori si pone in prima linea nel preservare tale raffinata e per nulla semplice tradizione artigianale, così importante da essere stata riconosciuta Patrimonio immateriale Unesco nel 2012.

Dalla street art ai rari e preziosi pezzi conservati nelle stanze del
Museo del Violino, con la sua celeberrima sala del Tesoro e l’attiguo auditorium, da piazza Stradivari alla statua dell’omonimo liutaio, forse il più amato e prolifico della città, dalle botteghe antiche che si affacciano qua e là tra le vie di Cremona alla Scuola internazionale di liuteria, sorta nel lontano 1938, sono davvero numerosi e variegati i modi in cui questo profondo legame con la liuteria si concretizza ancora oggi, resistendo alle sfide del tempo e dell’industrializzazione.

 

Museo del Violino - © Vaghis - viaggi & turismo Italia - Tutti i diritti riservati

Liuteria cremonese: Museo del Violino – © Vaghis – viaggi & turismo Italia – Tutti i diritti riservati

 


Volendo percorrere sommariamente le tappe più salienti della storia di quest’arte incentrata sulla realizzazione di alcuni tra gli strumenti più complessi, pregiati, lievi e al contempo potenti che esistano al mondo, possiamo ricercare l’inizio di tutto negli anni ’20 del Cinquecento, quando il cremonese Andrea Amati diede vita al primo prototipo di violino. Che egli ne fosse consapevole oppure no, all’epoca la sua opera significò ben di più che l’aver realizzato con successo un piccolo esperimento musicale: lasciando la propria bottega ai figli, Antonio e Girolamo, e successivamente a uno dei nipoti, Nicola Amati, gettò le basi per trasformare quest’arte dai contorni ancora poco definiti in un irresistibile richiamo per artisti del calibro di Paganini e Menuhin. Fu con Antonio Stradivari e Andrea Guarneri, entrambi con buon grado di certezza formatisi presso Nicola, che la liuteria raggiunse il suo apogeo, cui seguì una fase di lento declino nel Settecento e una gloriosa rinascita alle porte del Novecento.

 

Liuteria cremonese

Liuteria cremonese



Sebbene oggi la realizzazione artigianale di strumenti musicali di questo tipo si sia “standardizzata” molto più che al tempo, non serve essere degli esperti in materia per avvertire vividamente quanto ogni singolo pezzo conservi ancora dentro di sé l’anima, la personalità, il tocco d’artista del suo creatore: in quel minuscolo foro che agli altri manca, nelle parole incise nel legno pregiato di cui è fatto, in quella minuscola imperfezione che di casuale ha ben poco, nella scelta delle vernici, in ciascuna delle 220 ore di meticoloso lavoro che sono costate al liutaio e che adesso risplendono e si mescolano alle note ogniqualvolta l’archetto accarezza dolcemente o dilania quasi con furia le sue corde, si cela l’eternità della vera liuteria.


  INFORMAZIONI UTILI

Comune Di Cremona

Piazza del Comune, 8, 26100 Cremona CR
Tel. +39 0372 4071
Sito web: www.comune.cremona.it

Email: [email protected]