
Ancona, capoluogo delle Marche oltre a erigersi in una posizione strategica, accoglie una varietà di popolazione e per questo ha acquisito l’appellativo di città multietnica
Ancona non è solo il capoluogo della regione Marche, ma è anche una città ricca di storia. Gli antichi avevano compreso l’importanza strategica del luogo, infatti la città è cresciuta a forma di anfiteatro naturale, quasi a guardare la bellezza del mare e a difenderne la costa.
Le sue origini risalgono ai coloni greci di Siracusa che ne fecero un porto commerciale molto attivo, per collegare l’Adriatico alla Grecia e alla Dalmazia. La loro presenza è confermata dai resti di un tempio dedicato ad Afrodite ritrovato sotto la cattedrale di San Ciriaco ubicata sul colle Guasco. La cattedrale è divenuta il simbolo della città e attorno ad essa si è sviluppato l’intero centro urbano.
Successivamente Ancona fu dominata dai romani, bizantini e tutte queste popolazioni lasciarono dei segni inconfondibili nella sua struttura e negli edifici, che rendono la città anche meta per i tanti turisti alla ricerca di meraviglie italiane.

Ancona: Arco romano
Le cose da visitare sono davvero molte, a cominciare dall’arco romano del II secolo d. C. eretto in onore dell’imperatore Traiano che, comprendendo la posizione strategica e commerciale della città, la fortificò e ne ampliò il porto. Di epoca romana è rimasto anche l’anfiteatro del I secolo, affiancato a delle piccole sorgenti termali. È ben noto l’amore dei romani per l’arte e la cultura ma anche l’attenzione alla cura del corpo.
Di particolare importanza è il Duomo di San Ciriaco, monumento principale della città che risale al XII secolo e racchiude elementi romanici, gotici e bizantini. La sua importanza architettonica si evince attraverso il suo portale gotico, la cupola dodecagonale e la particolare vista attraverso la quale si domina la città. L’interno presenta anche dieci colonne appartenute ad un antico Tempio di Venere. Lo stile è romanico ed elegante, un po’ come lo è l’aspetto della città stessa. All’interno viene custodita una Madonna miracolosa, che secondo la devozione popolare, ha salvato la città più volte dalla peste.

Ancona: Duomo di San Ciriaco
Camminando per le vie di Ancona si possono incontrare anche edifici costruiti in epoche diverse e che rendono caratteristica la città: la Loggia dei Mercanti, del XV secolo, l’antico Palazzo del Governatore costruito nel XIV secolo, il Palazzo Giovannelli-Benincasa del XV secolo in stile gotico, la duecentesca chiesa di Santa Maria della Piazza che ha origini paleocristiane ma è in stile romanico.
All’interno del Palazzo Ferretti, costruito nel tardo Rinascimento, si può visitare il Museo Archeologico Nazionale delle Marche ricco di preziosi oggetti, tra cui statue di bronzo di origine romana. Palazzo Bosdari, invece, ospita la Pinacoteca Civica che conserva al suo interno numerosi dipinti di artisti, fra cui Tiziano. È interessante vedere anche l’orologio a 6 ore sul palazzo degli Anziani. Tarato a sei ore, come l’orologio romano o italico e ha una sola lancetta che gira quattro volte in un giorno.

Ancona: Palazzo Ferretti
La città ospita anche un piccolo gioiello architettonico del teatro del XIX secolo, il Teatro delle Muse, con la sua perfetta acustica, riaperto dopo un accurato restauro, nel 2003. Da visitare è anche la Fontana di Calamo o Fontana delle Tredici cannelle, costruita nel 1560. Dalle 13 maschere, tutte in bronzo tranne quella centrale, che rappresentano satiri e fauni sgorga l’acqua dell’acquedotto di Gorgovivo. Sulla fontana si narra una leggenda, secondo cui il ritorno in città e favorito “se alla fontana berrai, ad Ancona tornerai…”. Se poi vi trovate in piazza del Plebiscito, nella zona vecchia della città, potete notare accanto alla statua di papa Clemente XII, una fontana con decorazioni che ricordano le teste mozzate degli anconetani che furono giustiziati lì nei secoli scorsi.
Tra i tanti artisti che lavorarono in città, si ricorda anche l’architetto Luigi Vanvitelli che lasciò il segno all’interno di Ancona. Il Lazzaretto, o Mole Vanvitelliana, è un edificio del 1732 costruito su un’isola artificiale e, secondo il progetto dell’architetto, ha forma pentagonale. Si racconta che la prigione fu violata da Giacomo Casanova che vi entrò per far visita ad una seducente prigioniera. All’interno della fortezza della Cittadella c’è un parco, meta per le passeggiate domenicali, da dove si può rimirare il panorama del golfo e del Conero.

Ancona: Mole Vanvitelliana
Ed proprio il Parco Regionale del Cònero, oasi ambientale dal 1987, offre una delle rare coste a promontorio della costiera adriatica. Sono circa 572 metri di macchia mediterranea che si affacciano a picco sul mare. Secondo una leggenda è possibile udire i lamenti di Giana, figura mitica immortale, che piange il figlio uccisole dai pirati. Qui, sempre secondo le leggende, potrebbero nascondersi vari tesori dei pirati, che facevano varie scorribande nel luogo.
Importante luogo di attrazione sono anche le spiagge che si popolano, durante il periodo estivo, di villeggianti. La natura che circonda la città offre la possibilità di rilassanti passeggiate alla scoperta del territorio sia marino che montano.
La sua importanza come porto, ha reso la città multietnica che accoglie varie comunità, capaci di convivere all’interno della stessa: ebraica, albanese, greca, croata, musulmana, araba, armena sono etnie che si sono amalgamate con quella marchigiana.
Varie sono le feste che caratterizzano Ancona, la principale è quella della Festa del Mare, che si svolge la prima domenica di settembre.

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