
A pochi chilometri da Cremona, Castelponzone, il borgo dei cordai, reca ancora traccia nell’architettura degli artigiani che l’hanno abitata.
Castelponzone si erge sulle colline cremonesi. Borgo anticamente murato, si è sviluppato intorno alla rocca fortificata, appunto il castelletto da cui prende il nome. Ponzone invece è da accreditare alla famiglia Ponzoni che si rifugiava qui, per la spiccata connotazione difensiva del luogo. Non solo la rocca era fortificata, ma era stata costruita anche un’altra cinta muraria delimitata da un fossato ,del quale ancora oggi rimangono le tracce, e sul quale aprivano le uniche due porte d’accesso, quella a est e quella sud. Da quest’ultima, ancora integra dal quattrocento, si accede alla via principale, dove si possono ammirare i portici, dove la vita brulicava di attività e di vita. Botteghe e artigiani animavano il centro del borgo, che diventava un tripudio di commercianti il giovedì, quando aveva luogo il mercato settimanale, tradizione che è stata portata avanti dal quattrocento fino a metà novecento.

castelponzone – Chiesa Parrocchiale
A caratterizzare le vie del borgo, oltre ai portici ci sono gli strettini, angusti vicoli sul retro delle case, che affacciavano sulle strade principali. Sebbene più lontano dal chiasso della strada principale, queste stradine erano botteghe a cielo aperto, dove artigiani, falegnami, fornai realizzavano i prodotti poi venduti nelle botteghe. Probabilmente proprio qui lavoravano i cordai, artigiani ormai scomparsi con l’industrializzazione e che per molto tempo hanno portato avanti la principale attività del borgo. Dalla lavorazione della canapa i cordai realizzavano corde e funi, attraverso un particolare attrezzo di legno, il masòol. Se si vuole ammirare questo oggetto è imperdibile il museo dedicato a questa attività, che conserva un vasto campionario di strumenti del mestiere, tra cui la ruota a manovella, svariati manufatti di corda e a completare le foto storiche dei vecchi cordai.

Castelponzone – Museo dei Cordai
La Rocca invece, nucleo dal quale si è diramato il borgo, è andata distrutta: fatta demolire nel 1866 e ormai abbandonata, oggi ne rimangono solo due tracce visibili; una di queste è la porta sud, punto di accesso di Castelponzone, che reca i segni dei ponti levatoio,; Altra ben visibile testimonianza sono le scuderie datate al XV secolo, dove si conserva l’ambiente di alloggio dei cavalli e la torre a pianta quadrata. Nonostante la perdita quasi totale della rocca, sappiamo che fu fatta costruire a metà del 1300 circa da Ponzino Ponzone, e fortunatamente è rimasta traccia dell’aspetto che avrebbe avuto dopo la ricostruzione avvenuta dopo l’incendio del 1648. Probabilmente trasformato in una residenza estiva, l’edificio era disposto su due piani ed era dotato di salone, stanze arricchite di quadri, la cucina e un giardino. D’obbligo è visitare anche la chiesa dei Santi Faustino e Giovita che ospita la meravigliosa Santa Lucia del Genovesino e un dipinto di Galeazzo Ghidoni. Dopo una visita al borgo non resta che provare la cucina cremonese: un piatto di Marubini, pasta ripiena cotta in tre brodi diversi, quello di gallina, manzo e maiale è quello che ci vuole dopo una lunga passeggiata.

Castelponzone
INFORMAZIONI UTILI
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I Borghi più belli d’Italia
Via Ippolito Nievo 61, Scala B
00153 Roma
Tel. +39 06 4565 0688
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