
Civita di Bagnoregio, centro storico dal cuore pulsante che lotta da secoli contro ogni avversità per mantenersi viva e regalare emozioni
Di Silvia Orani
In provincia di Viterbo, a 443m sul livello del mare, si trova la maestosa quanto surreale Civita di Bagnoregio. Inserita tra i Borghi più Belli d’Italia e conosciuta come la città che muore. Civita, nasce su un colle di tufo, al centro della Valle dei Calanchi, incastonata tra il Fossato del Rio Torbido e del Rio Chiaro. La fondazione del borgo risale a più di 2500 anni fa, con l’insediamento degli antichi etruschi. Il nome Balneum Regis, risale all’era goto-longobarda e significa bagno del re. La comparsa di tale termine è databile al 599-600 d.C, grazie alla corrispondenza tra Papa Gregorio Magno e il Vescovo di Chiusi Eccelso. Non si esclude che il nome possa derivare da una connessione con un complesso termale esistente nelle vicinanze, le cui acque secondo una leggenda, avrebbero guarito le ferite del re longobardo Desiderio. Civita è raggiungibile tramite un ponte pedonale realizzato negli anni 60 e lungo circa 300 metri.

Civita di Bagnoregio
La storia di Civita di Bagnoregio è caratterizzata da momenti floridi, come il periodo Medievale e Rinascimentale e da altri decadenti, quest’ultimi dovuti alla progressiva erosione della struttura geologica su cui sorge. Civita si presenta come un’isoletta d’argilla, in uno scenario senza eguali ma dall’estrema fragilità, i calanchi, infatti nel corso dei secoli sono stati modellati dalle acque dei torrenti e dalle piogge, compromettendone la stabilità. Il destino di questo borgo incantevole, sembra segnato, sta di fatti sprofondando nella valle e da uno studio si è rilevata una erosione media di circa sette centimetri all’anno.
Per accedere al borgo medievale, bisogna oltrepassare la Porta Santa Maria o Porta Cava, un’entrata scolpita nel tufo dal forte impatto scenografico. L’origine di questa porta è ascrivibile all’età etrusca e oggi deve il suo nome alla chiesa dedicata alla Madonna. Le pareti d’entrata sono decorate con graffiti di croci, inserite all’interno di triangoli attribuibili ai Templari di ritorno dalla Terra Santa e che rappresentano le croci del Golgota a Gerusalemme. Ai lati della porta si trovano due bassorilievi in pietra, raffiguranti un leone che tiene tra le zampe una testa umana. I bassorilievi simboleggiano la vittoria del 1457, anno in cui gli abitanti di Civita si liberarono dell’oppressione della famiglia Monaldeschi.

Civita di Bagnoregio – Il leone di Porta Santa Maria
Nel centro storico spicca la mole dell’ex duomo di San Donato, probabilmente edificato su un antico tempio pagano. All’interno si può ammirare un crocifisso ligneo risalente al quattrocento, ancora oggi impiegato nella processione del venerdì santo. Altro luogo importante è il Museo Geologico e delle Frane di Civita di Bagnoregio, situato nel palazzo Alemanni Mazzocchi. Il museo documenta l’evoluzione e la geologia del territorio, i processi di instabilità e le opere di monitoraggio e stabilizzazione, oltre a conservare una collezione di fossili del periodo Plio Pleistocenico.

Civita di Bagnoregio – chiesa di San Donato
Civita di Bagnoregio è un prezioso diamante, circondato da un paesaggio desolato. Eppure nulla ha potuto scalfire l’interesse dei registi per il paese che muore, scegliendolo come set cinematografico per grandi film del cinema italiano, come: I due colonnelli di Steno, La strada di Federico Fellini, Pinocchio di Alberto Sironi, Questione di Karma di Edoardo Falcone, Puoi baciare lo sposo di Alessandro Genovesi, Il racconto dei racconti di Matteo Garrone e le riprese iniziali della fiction Terra Nostra 2. Anche il regista giapponese Hayao Miyazaki, ha tratto ispirazione dal borgo per realizzare il lungometraggio d’animazione: Laputa, la città nel cielo.
Dal 24 al 28 giugno si svolge l’edizione di Civita Cinema, una mostra in cui il borgo diventa la star della comunicazione cinematografica internazionale, unendo le arti del settore, tra cui: fotografia, immagine, regia, doppiaggio e montaggio. Civita è un centro storico dal cuore pulsante che lotta da secoli contro ogni avversità per mantenersi viva e regalare emozioni. Un borgo che può essere paragonato ad una grande stella, la cui luce può ottenebrarsi ma mai spegnersi del tutto.
INFORMAZIONI UTILI
Comune di Bagnoregio
Piazza S. Agostino, 21 – 01022 Bagnoregio (VT)
Tel. +39 0761 780815/8
Sito web: www.comune.bagnoregio.vt.it
Email: [email protected]
I Borghi più belli d’Italia
Via Ippolito Nievo 61, Scala B
00153 Roma
Tel. +39 06 4565 0688
Sito web: www.borghipiubelliditalia.it
Email: [email protected]