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Corinaldo
Corinaldo, borgo delle Marche, conserva tutto il suo fascino medievale con la cinta muraria ancora intatta e la scalinata di cento gradini

Corinaldo, che da lontano colpisce per la sua forma perfetta delineata dalla lunga cinta muraria, mantiene la sua compostezza anche all’interno, dove ogni casa sembra stata progettata e costruita seguendo un ordine ben stabilito che rende il borgo simmetrico e in equilibrio. A rendere perfetta questa simmetria è sicuramente la Piaggia: una lunga scalinata di ben cento gradini che percorre il borgo tagliandolo a metà e dividendo in due gruppi le case delle quali le più vicine sembrano quasi affacciarsi sui gradini e voler godere di un po’ di spazio in più, abbracciate da dietro dalle altre abitazioni.

 

Corinaldo: la Piaggia

Corinaldo: la Piaggia

 

A metà della Piaggia c’è il pozzo, il Pozzo della Polenta o Pozzo della Contesa. Infatti questo pozzo è legato a due tradizioni distinte, ma allo stesso tempo collegate, che trovano nel pozzo la loro ragion d’essere.
Nel Cinquecento, durante il tentativo di assedio del borgo da parte del duca di Urbino – che terminò con la vittoria della resistenza dei Corinaldesi – questo pozzo salvò gli abitanti del paese offrendo riserve idriche e permettendo alla popolazione di rimanere chiusa dentro la cinta muraria per difendersi. Allo stesso tempo il pozzo si collega ad un’altra storia, ad un’altra leggenda: si dice che un giorno un contadino che portava un pesante sacco di farina su per la scalinata, arrivato all’altezza del pozzo, per riposarsi un momento, poggiò sull’apertura del pozzo il sacco che cominciò a perdere il suo contenuto che finì irrimediabilmente in fondo allo stesso. Per tentare di recuperarlo si gettò anch’egli nel pozzo e alcune donne, che avevano assistito a tutta la scena, non vedendolo più risalire, iniziarono a dichiarare che il contadino stesse mangiando polenta proprio lì sul fondo. Ecco perché si chiama anche il Pozzo della Polenta.

 

Corinaldo: Pozzo della Polenta

Corinaldo: Pozzo della Polenta

 

Un’altra storia ancora è quella di Scuretto, un uomo che, mandato il figlio all’estero, godeva dei risparmi che il giovane inviava a casa. Per dar testimonianza al figlio che i suoi soldi erano dal padre ben spesi, Scuretto decise di far costruire un muro con delle finestre e di farsi ritrarre lì davanti col fine di far credere al ragazzo che con quei soldi stesse provvedendo alla costruzione di una nuova abitazione. Ancora oggi la lastra affissa al muro – muro rigorosamente senza casa dietro – ricorda la sua storia.

 

Corinaldo: cinta muraria

Corinaldo: cinta muraria

 

Ma oltre alle tradizioni, Corinaldo ha anche tanta storia da raccontare, ad esempio attraverso i suoi 912 metri di cinta muraria, ancora oggi percorribile, alle sue tante torri disseminate per il borgo, come la Torre dello Sperone, alta 18 mt, o mediante la storia di Santa Maria Goretti, qui nata e dove riposano e sono conservate le sue spoglie.

  INFORMAZIONI UTILI

Comune di Corinaldo

Via Del Corso, 9 – 60013 Corinaldo (AN)
Tel. +39 071.67782
Sito web: www.corinaldo.it

Email: [email protected]

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