
Fabriano, da sempre legata alla produzione della carta, è detta “la città dei vicoli”, per le tante viuzze che la caratterizzano.
Fabriano è una piccola realtà delle Marche che, grazie alle sue dimensioni ridotte, può essere girata quasi interamente a piedi, passeggiando per le sue tante piccole vie; attenzione però, questo non vuol dire che in città ci siano poche cose da vedere!

Fabriano
Cominciamo sicuramente con il Museo della Carta e della Filigrana che rappresenta una delle tradizioni più importanti della città. Quando sentiamo il nome Fabriano, probabilmente, torniamo indietro con la mente a quando usavamo, da piccoli, i fogli da disegno F4 con la scritta “Fabriano” in azzurro. Questo è solo uno dei tanti esempi che si possono fare legati alla tradizione della carta e della sua produzione.

Museo della Carta e della Filigrana
Nel museo sarete accompagnati in un viaggio che parte da quando la carta si produceva completamente a mano, intorno al Trecento, fino ad arrivare ad oggi, permettendoci di osservare le diverse filigrane in esposizione. All’interno di una cartiera interamente ricostruita potrete seguire il procedimento utilizzato per arrivare fino al foglio di carta che bene o male capita a tutti noi di usare: dal maceratoio, in cui si formava la cosiddetta ‘pasta di carta’, al setaccio che ne rimuoveva l’acqua, fin quando la pasta rimasta, dopo essere stata trasformata in fogli di carta, veniva pressata da un torchio, essiccata e cosparsa di materiali che la rendessero resistente all’inchiostro.

Fabriano- Museo della Carta e della Filigrana
Per gli amanti della musica e dei pianoforti ecco il Museo del Pianoforte storico e del suono: diciotto pianoforti del Settecento, Ottocento e Novecento fanno da sfondo alla spiegazione dello sviluppo dello strumento e, con esso, della musica.
Legato al passato e alla tradizione è il Museo degli antichi mestieri in bicicletta; questa volta, attraverso le bici in esposizione, scopriremo come il mezzo, che oggi è legato per lo più allo sport o alle domeniche a contatto con la natura, un tempo fosse uno dei punti di forza dei lavoratori, primi fra tutti i commercianti che lo usavano per le consegne.

Fabriano – Museo degli antichi mestieri in bicicletta
Legno, barattoli di erbe e antichità si ritrovano nella Farmacia Mazzolini e Giuseppucci che oggi è stata adibita a museo. Per chi c’è stato si dice che già solo l’odore del legno, che permea dai mobili e fa tornare indietro nel tempo, vale la visita.
Se è una bella giornata, dopo essere stati a lungo al chiuso, usciamo e godiamoci la città passeggiando per le tante vie che la caratterizzano e che, come dicevamo sopra, le hanno fatto guadagnare il nome di “città dei vicoli”. Andiamo alla scoperta dei palazzi, come il Palazzo del Podestà, grande esempio di arte gotica costruito in pietra bianca, delle cattedrali, come la Cattedrale medievale di San Venanzio, e delle tante chiese disseminate per la città.
Uno dei simboli di Fabriano è la Fontana Sturinalto: di base ottagonale, con tre bacini digradanti, il suo nome significa “che spinge l’acqua in alto”, legato allo zampillo dell’erogazione dell’acqua.

Fabriano – Fontana Sturinalto
E ancora ce ne sarebbero di giri da fare e di cose da vedere, come il Teatro Gentile, l’Oratorio della Carità, la Pinacoteca Civica.
Per gli appassionati di cibo, da assaggiare è il tipico salame di Fabriano o il più particolare salame di fico-miele; sì perché la città è famosa per il miele invecchiato in barrique, oltre che per la birra che negli ultimi anni ha conquistato un posto di spicco nell’enogastronomia locale.
Infine, per gli appassionati di serie televisive, sotto il Loggiato della città è stato ricostruito parte del set della fiction Che Dio ci aiuti, che vede da anni ormai Elena Sofia Ricci nei panni di Suor Angela, personaggio che inizia a fare a gara con Don Matteo nei cuori degli italiani.

Fabriano – Loggiato San Francesco
INFORMAZIONI UTILI
Comune di Fabriano
Piazza del Comune, 1 – 60044 Fabriano (AN)
Tel. +39 07327091
Sito web: www.comune.fabriano.gov.it
Email: [email protected]