
Gradisca d’Isonzo: bagaglio di una lunga e variegata storia
Gradisca di Isonzo è un borgo circondato da una cinta muraria quattrocentesca e tra le sue mura si fregia di aver ospitato e accolto Leonardo Da Vinci, Napoleone e Radetzsky
Gradisca di Isonzo, borgo situato sulla riva destra del fiume Isonzo, è una fortezza quattrocentesca di grande prestigio che si fregia di aver ospitato figure del calibro di Leonardo Da Vinci, Napoleone e il fedelmaresciallo Radetzky. Nella sua lunga storia fu parte della Repubblica di Venezia, periodo di cui si conserva gran parte della cinta muraria, costruita per far fronte alle invasioni turche. Leonardo Da Vinci venne convocato proprio per migliorare l’apparato difensivo della città. Tra gli edifici ricordiamo la Chiesa della Beata Vergine dell’ Addolorata, datata a fine quattrocento, venne per molti anni ridotta a magazzino e poi riconsacrata alla Madonna addolorata di cui all’interno è presente una statua che secondo la leggenda fu recuperata dalle acque dell’Isonzo e la casa dei Provveditori Veneti, che è sede dell’enoteca regionale, tappa imperdibile per gli appassionati di vino. Inoltre durante il secolo XVI nel borgo fiorì una una comunità ebraica, di cui sono scomparse le due sinagoghe, ma di cui abbiamo traccia da alcuni edifici su via Petrarca, e dal cimitero di Via dei Campi.

Gradisca d’Isonzo – Cinta muraria
Il borgo poi passa in mano agli Eggenberg in seguito alla sconfitta dei Veneziani, sotto cui la città conosce il periodo di grande fioritura economica e artistica, testimoniato dal Palazzo Torriani, attuale sede del municipio e della Galleria d’arte contemporanea che ospita numerose opere del pittore futurista Luigi Spazzapan, dell’imponente palazzo del monte di pietà dalla facciata divisa in due piani e dall’elegante portale sormontato da un baldacchino raffigurante la pietà, quello De Fin Patuna dove alloggiò Napoleone durante l’occupazione e il Duomo ai santi Pietro e Paolo caratterizzato dalla suggestiva facciata barocca e dalla meravigliosa cappella torriani posta all’interno in cui si può ammirare un imponente ciclo di stucchi.

Gradisca d’Isonzo – Duomo dei Santi Pietro e Paolo
Sotto Maria Teresa d’Austria il borgo viene unito alla Contea di Gorizia e venne subordinato, pur continuando a godere di prestigio. La stabilità è però turbata dall’arrivo di Napoleone che prima la restituisce all’Austria e poi la riconquista. Dopo la sua caduta Gradisca di Isonzo acquista grande importanza come città di villeggiatura. Sotto il fedelmaresciallo Radetzsky una parte delle mura della fortezza viene abbattuto e sostituito dalla “spianata” oggi cuore verde del borgo. Partendo da qui si incontrano i sei massicci torrioni di epoca veneziana. Durante la prima guerra mondiale la città subisce un grave incendio. Recentemente è stato inaugurato dopo una lunga opera di restaurazione il teatro comunale che si affaccia su Piazza unità d’Italia e che dalla fine del ‘700 stupisce gli abitanti con meravigliosi spettacoli . Infine al centro della piazza si può ammirare anche il monumento alla Redenzione, una colonna con bassorilievi che ripercorrono la storia di Gradisca.

Gradisca d’Isonzo
INFORMAZIONI UTILI
Comune di Gradisca d’Isonzo
Via Marziano Ciotti, 49, 34072 Gradisca d’Isonzo GO
Tel. +39 0481 967911
Sito web: https://www.comune.gradiscadisonzo.go.it/it
I Borghi più belli d’Italia
Via Ippolito Nievo 61, Scala B
00153 Roma
Tel. +39 06 4565 0688
Sito web: www.borghipiubelliditalia.it
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