
Dagli edifici religiosi, ai palazzi, fino alla vista che da qui abbraccia la valle del Bradano, Irsina è un borgo, dove soprattutto il medioevo ha lasciato la sua traccia indelebile
A pochi chilometri da Matera, su un colle sorge Irsina, borgo affacciato sulla media valle del Bradano. Al primo sguardo al paese, si nota subito la cattedrale in tutto il suo splendore. Dedicata a Santa Maria assunta è considerata non solo un museo per il notevole pregio delle opere che conserva al suo interno, ma anche la testimonianza del primo vero nucleo del paese e la sua storia. Nonostante la posizione strategica infatti il paese fu oggetto di scorrerie e invasioni, così distrutto più volte. Proprio l’invasione dei Saraceni nel 988 d.C., la cattedrale subì danni irreparabili, ma fu subito ricostruita dal principe Giovanni di Salerno, che fornì la città anche di mura.

Irsina – © Michele Santarsiere
Tuttavia è agli interventi realizzati nel XVIII secolo che dobbiamo il suo aspetto attuale, che al visitatore di presenta nella maestosità della facciata in stile romanico nella parte inferiore e in stile tardo gotico in quella superiore con bifore e archetti pensili. Entrando si riconosce l’impianto a croce latina con tre navate e absidi, che risplende nella bellezza del patrimonio artistico che contiene, dalla fonte battesimale in marmo rosso di Verona, al pulpito ligneo del ‘700 fino alla Statua di Sant’Eufemia, attribuibile al Mantegna. Vero must della chiesa, la Santa è raffigurata con la mano nella bocca di un leone, come simbolo del martirio subito e nell’altra sostiene un castello che si erge su tre monti, raffigurante Monte Peloso, ovvero il vecchio nome di Irsina.

Irsina – Cattedrale di Santa Maria Assunta
La cattedrale quindi non è solo il cuore artistico del borgo, ma è anche il centro nevralgico del centro antico, il cui primo nucleo è stata la zona del casale, dove si rifugiano gli abitanti dopo la cacciata dei basiliani da Juso, nel 1300; a questa poi si è aggiunta la zona dei Greci. Il visitatore cammina gomitolo di viuzze strette, rincorrendo tra la storia e l’arte tra i palazzi gentilizi e gli edifici religiosi. Tra il cinquecento e il settecento il borgo assistette al boom artistico-urbanistico del paese: Imperdibili costruzioni di quell’epoca il palazzo D’Amato Cantorio e palazzo Janora, entrambe dotate del prospetto in bugnato, che sorgono a Via Roma, collegamento fondamentale per le piazze principali del paese. Qui si può ammirare anche la Seicentesca chiesa del Purgatorio, detta anche della Madonna del Carmine, che conserva alcune opere di Andrea Miglionico e Pietro Antonio Ferro. Nella parallela di Via Roma, a via Sant’Angelo, si può invece ammirare Palazzo Arsia con le iscrizioni latine e non finisce qui: vagando anche per le strade si incontra il l’imponente Palazzo Nugent,

Irsina – © Michele Santarsiere
originariamente un fortilizio bizantino , presenta una corte quadrangolare con il pozzo. La sua posizione è particolare perché ingloba anche Porta Sant’Eufemia; Il borgo infatti conserva ancora parte della cinta muraria fatta costruire dal principe Giovanni di Salerno, visibile ancora nelle due antiche porte d’accesso al paese: Porta Lenazza e la già citata Porta di Sant’Eufemia, detta anche porta Maggiore. Varcando quest’ultima si arriva a Piazza Garibaldi, da dove si può ammirare la maestosa valle del Bradano. Ma non finisce qui: Porta Maggiore è importante anche perché lungo la via principale che da essa si dirama si è generata la parte nuova della città, quella ottocentesca, dove si incontrano altri edifici sacri, come la rinascimentale chiesa di Sant’Agostino, che conserva l’opera di Andrea Miglionico, Le Nozze di Cana Santuario della Madonna di Pietà, oppure la Chiesa di San Rocco.
INFORMAZIONI UTILI
Comune di Irsina
Corso Canio Musacchio – 75022 (MT)
Tel. +39 0835628711
Sito web; www.comune.irsina.mt.it
I Borghi più belli d’Italia
Via Ippolito Nievo 61, Scala B
00153 Roma
Tel. +39 06 4565 0688
Sito web: www.borghipiubelliditalia.it
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