
Camminando tra i tesori naturalistici e culturali di uno dei borghi più sorprendenti dell’Appennino siciliano
«Ma… siamo in Sicilia o dove»? C’è da stropicciarsi gli occhi quando dopo l’ennesima curva, la strada provinciale 157 che sale tra le alture dallo svincolo di Rocca di Caprileone, sulla costa tirrenica orientale, si apre sullo scenario di Longi, con le sue tre torri campanarie a cuspide al cospetto delle falesie delle Rocche del Crasto, simili a un massiccio dolomitico.
Situato a poco più di 600 metri di quota, Longi, 1.400 abitanti, è uno dei 24 comuni che fanno da corona al Parco dei Monti Nebrodi, l’area naturalistica protetta più estesa dell’Appennino siculo.
Foreste di faggi, pini e querce concorrono alla wilderness di questo territorio a neanche 20 chilometri dal mare. Così come un ricco patrimonio ‘umido’.

Longi: bosco di Mangalaviti – ©Barbara Cangemi
Da una parte il Bosco di Mangalaviti, la faggeta più estesa del Sud Europa, dall’altra il Maullazzo, tra i laghi d’altura nebroidei quello più vicino a Longi (interamente ghiacciato in pieno inverno). Luoghi, questi, che offrono sentieri gettonati per le escursioni con le ciaspole. «Molto vicini al paese sono anche la Cascata del Catafurco e la ‘Stretta’ di Longi, gola scavata tra le rocce dal fiume Fitalia, riferimento per gli appassionati di trekking fluviale» indica Antonio Strano, guida di ‘Passo Passo Trekking’.
Longi è insomma la base strategica per avviare escursioni a piedi o in mountain-bike nel multiforme ambiente dei Monti Nebrodi. Non a caso, oggi, ha una ricettività di 140 posti letto.

Longi: cascata del Catafurco – ©Antonio Strano
Appena fuori dal paese, i panorami sono ipnotizzanti. «Lungo i sentieri si possono immortalare esemplari di flora rupestre e varie specie di uccelli rapaci, inclusi grifoni e alcune aquile reali, ormai stanziali da queste parti», sottolinea Gino Fabio, fotografo ufficiale del Parco.
Longi mobilita anche il turismo esperienziale. È qui che è nata la Sagra del Suino Nero, fino a prima della pandemia prelibatezza centrale anche delle ‘cene itineranti’ organizzate dall’associazione La Stretta di Longi: «Camminando di rione in rione si sosta davanti a fuochi per assaggiare prodotti rigorosamente locali e conoscere tradizioni e abitudini dei longitani insieme con l’architettura e l’arte del borgo» – spiega la guida locale Barbara Cangemi.

Longi: lago Maullazzo – ©F. Barbagallo
Tra le viuzze lastricate si distinguono il Castello Medievale, dove vissero anche i Lancia, la famiglia di Bianca Lancia, moglie di Federico II e alcune chiese secolari. Quelle della Madrice e dell’Annunziata contengono opere del Gagini.
Vale infine una visita anche l’Antico Mulino a Pietra, ai margini del paese, oggi cuore di una piccola filiera produttiva: dai grani antichi dell’area di Longi, alla farina e a diverse tipologie di pasta.

Longi
INFORMAZIONI UTILI
Comune di Longi
Via Roma 2 – 98070 LONGI (ME)
Tel. +39 0941 485040 – 0941485089
Sito web: www.comunelongi.me.it
Parco Naturale Regionale dei Nebrodi
C.da Pietragrossa – 98072 Caronia (ME)
Tel. +39 0921 333015
Sito web: www.parcodeinebrodi.it