Please Enable JavaScript in your Browser to visit this site

Morimondo - ©Vaghis
Morimondo, annoverato tra i Borghi più Belli d’Italia, lega la sua storia all’arrivo dei monaci cistercensi

A poca distanza dal capoluogo lombardo, sorge Morimondo, un comune che si annovera tra i borghi più belli d’Italia. Il toponimo del luogo deriva dal latino moritur mundus e significa “morire alle cose del mondo” e la sua storia è strettamente legata all’edificazione dell’abbazia. Morimondo vede gli albori nel 1134, anno in cui nel territorio si insediarono un gruppo di monaci cistercensi, originari di Morimond, in Borgogna. Gli uomini di chiesa scelsero quest’area per la posizione favorevole e per la fertilità del territorio. Proprio qui venne edificata l’abbazia di Morimondo.

 

Morimondo - ©Vaghis

Morimondo – ©Vaghis

 

La chiesa ultimata nel 1296, presenta un aspetto essenziale e geometrico. La facciata esterna è d’origine lombarda, lo si può dedurre grazie alla sua forma a “capanna” e a “vento”, infatti le finestre si dirigono verso il cielo. I cistercensi ritenevano che la perfezione fosse una caratteristica attribuibile solo alla figura divina, pertanto l’imperfezione era concessa e ricercata, come si può notare all’interno della chiesa. In particolare, possiamo porre l’esempio delle colonne e capitelli di lunghezze e altezze differenti.

 

Abbazia di Morimondo - ©Vaghis

Abbazia di Morimondo – ©Vaghis

 

La chiesa presenta anche una torre campanaria, la quale come da regolamento cistercense doveva contenere una sola campana, la cui corda ciondolava dal foro di una volta del coro dei monaci, ubicato al centro dell’abbazia. Da ammirare all’interno della chiesa vi sono il coro ligneo, le cui incisioni sono state realizzate da Francesco Girolamo nel 1522 e l’affresco della Madonna col Bambino e San Giovannino tra San Benedetto e San Bernardo, creato dalla scuola di Bernardino Luini nel 1515. È inoltre possibile visitare il Museo dell’abbazia, ove poter ammirare il chiostro, le stanze adibite al lavoro dei monaci, il loggiato, la mensa e il dormitorio. Degno di nota è anche il Museo Civico Angelo Comolli, come preannuncia il nome, in quest’area museale sono conservati i quadri e bozze su cartone dell’omonimo pittore. Egli fu una figura di rilievo del capoluogo lombardo a cavallo tra ‘800 e ‘900. Per quanto riguarda le specialità del luogo si consiglia di degustare la cassoeula con la polenta. Si tratta di una ricetta lombarda tipica del periodo invernale, a base di verza e tagli meno nobili del maiale: testa, piedini, cotenna e costine. Al condimento di carne e verdure si aggiunge l’immancabile polenta, piatto che simboleggia la tradizione lombarda. La cassoeula crea un connubio di aromi e sapori che sarà difficile da dimenticare, soprattutto se accompagnato da un buon vino rosso!

 

Abbazia di Morimondo - ©Vaghis

Abbazia di Morimondo – ©Vaghis

  INFORMAZIONI UTILI

Comune di Morimondo

P.zza Municipio – 20081 Morimondo (MI)
Tel. +39 0294961941/2 – 0294961911
Sito web: www.comune.morimondo.mi.it

I Borghi più belli d'ItaliaI Borghi più belli d’Italia

Via Ippolito Nievo 61, Scala B
00153 Roma

Tel. +39 06 4565 0688
Sito web: www.borghipiubelliditalia.it

Email: [email protected]