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Opi
Opi, piccolo borgo dell’Abruzzo, arroccato sul suo promontorio roccioso, è circondato dai monti e interamente immerso nel verde

Se si guarda Opi da lontano si potrebbe pensare che basti un soffio di vento per farlo scivolare giù, come se fosse solo appoggiato in cima al promontorio dove si colloca, invece le sue salde radici affondano nei secoli. Antico borgo medievale, presenta ancora resti delle precedenti fortificazioni sulle quali è stato poi ricostruito il paese come lo si conosce oggi.

 

Opi

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Dire che Opi sorga all’interno del Parco Nazionale è un eufemismo, perché il borgo è completamente immerso e circondato dai monti del Parco: ovunque ci si giri, il verde la fa da padrone. Se l’immagine, che la vista dall’alto del paese regala, di queste piccole casette bianche coi tetti rossi già è suggestiva, l’interno è davvero peculiare. A sostituzione della vecchia cinta muraria, le case del borgo sono state ricostruite a formare un perimetro che raccoglie in sé l’intero paese. Da qui si affievoliscono in parte i dubbi sull’origine del nome. Opi si è fatto derivare dall’antica dea Ope oppure dal termine latino oppidum che significa cittadella fortificata: la seconda dipinge proprio a pennello il paese.

 

Opi

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Dalla sua posizione di preminenza tra i rilievi montuosi circostanti, Opi regala una vista magnifica se ci si sofferma al belvedere, punto designato dagli amanti della fotografia per immortalare le verdi vallate in qualche scatto mozzafiato. Ma non mettete a posto la macchinetta perché anche all’interno del suo borgo Opi offre scorci caratteristici che meritano di essere ricordati, a partire dagli stretti vicoli per passare agli angoli tipici dei paesini di montagna immersi nel verde lussureggiante.

 

Opi

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Se solitamente l’inquadrata preferita è quella che ritrae il borgo allungato da destra a sinistra, l’artista Escher ha regalato un’immagine al borgo diversa da tutti gli altri e che, dopo la sua opera, molti hanno cercato di emulare, cogliendo l’aspetto del borgo da un’altra prospettiva: una fila di casette una dietro l’altra, una addossata all’altra che si inerpicano su uno sperone roccioso, quasi abbracciandosi per trovare più spazio, quasi spingendosi per riuscire ad entrare in quella lunga colonna di abitazioni che ha di qua e di là il salto nel vuoto. L’arte di Escher è legata alla creazione di costruzioni impossibili che sfidano la gravità e ogni altra legge; è peculiare dunque la scelta dell’eclettico artista di ritrarre Opi, segno che anche lui avesse visto nella sua essenza qualcosa di davvero speciale.

Con circa quattrocento abitanti, Opi presenta un centro storico ricco di aspetti architettonici da visitare, religiosi e non. La Chiesa di Santa Maria Assunta, ad esempio, collocata quasi al centro del borgo e risalente all’XI secolo, epoca della quale rimane solo l’alta torre campanaria. Il resto della struttura della chiesa è stata ristrutturata successivamente, non perdendo però la sua caratteristica forma.

Il Palazzo Comunale, che svetta imponente tra le altre costruzioni, è stato edificato nel Seicento dalla Famiglia Rossi e oggi ospita il Municipio della città.

 

Opi

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Opi ospita il Museo del Camoscio, per conoscere la vita e le abitudini del caratteristico animale che popola le alture del Parco Nazionale d’Abruzzo e, se siete davvero fortunati, potreste riuscire addirittura a vederne qualcuno che sgambetta qua e là nel verde.
Non lasciatevi sfuggire la possibilità di visitare questo paese che, per tutte le sue peculiarità, rientra tra I Borghi più belli d’Italia.

  INFORMAZIONI UTILI

Comune di Opi

Via San Giovanni – 67030 Opi (Aq)
Tel. +39 0863 910606
Sito web: www.comune.opi.aq.it

Email: [email protected]

I Borghi più belli d'ItaliaI Borghi più belli d’Italia

Via Ippolito Nievo 61, Scala B
00153 Roma

Tel. +39 06 4565 0688
Sito web: www.borghipiubelliditalia.it

Email: [email protected]