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Pan di Zucchero
Il Pan di Zucchero è un patrimonio naturale imperdibile per gli amanti del mare. Lo scoglio rimane sospeso nella meravigliosa scenografia della costa di Iglesias.

 

Lo scoglio Pan di Zucchero si staglia imponente nella splendida insenatura di Masua, nella parte sud occidentale della costa sarda. La sua bellezza ammaliò il poeta Gabriele D’Annunzio che nel 1882 scrisse “si stacca sul fondo nettamente, come la prora di una fregata sommersa”. 

A colpire lo spettatore è il velo di zucchero che sembra avvolgere questo monumento naturale, che nel connubio con la cristallinità del mare e la sua natura ancora selvaggia fa rivivere una dimensione eterea e di puro bagliore.

La sua formazione è avvenuta per l’azione erosiva marina, che l’ha isolata dalla terra ferma. Inoltre i fenomeni atmosferici ne hanno determinato, a contatto con le rocce carbonatiche di cui è composta, due grotte poste al livello del mare, simile a gallerie, percorribili anche in barca. 

 

Pan di Zucchero

Pan di Zucchero

 

Particolare è anche il suo nome, Pan di Zucchero, che richiama il Pão de Açúcar della baia di Rio de Janeiro. Questo nome sostituì l’originario nome sardo Concali su Terràniu nel XVIII secolo. Ne abbiamo già traccia nella Carta dell’Isola Sardegna di Vittorio Boasso della fine del ‘700 e nella Carta della Sardegna di Della Marmora.  È possibile raggiungerlo in gommone o in barca nell’insenatura di Masua, che dista due chilometri e mezzo, oppure da Is Cicalas, il tratto di costa più vicino (dista solo 300 metri) ma più impervio. 

Una volta arrivati è possibile scalarne le pareti di 133 metri. Dalla cima si possono ammirare alcuni scogli minori,di colore bianco  tra i quali ricordiamo i due S’Agusteri e il più meridionale Morto. Questi scogli hanno in comune con il Pan di Zucchero proprio il calcare ceroide che conferisce il colore bianco ceruleo o grigio bluastro della roccia. 

 

Pan di Zucchero

Pan di Zucchero

 

Si può inoltre osservare la Falesia di Porto Flavia, dove si apre la galleria della miniera omonima, dalla quale veniva imbarcato il materiale estratto dalle miniere vicine.  Ai piedi della miniera si può ammirare la suggestiva Grotta del Soffione, chiamata così per gli spruzzi d’acqua che rimbalzano e creano questo meraviglioso effetto soffione, e la spiaggetta di Porto Flavia, meta immancabile per gli appassionati di immersioni.

Godere del tramonto qui è un’emozione unica. Immaginate lo scoglio che si tinge del vivido arancione dei raggi, mentre l’acqua del mare si fonde quasi con il cielo rossastro. Il sole sparisce e getta ombra sul Pan di Zucchero, ormai avvolto dall’ombra della notte: gli ultimi bagliori del sole in un climax ascendente tornano a spegnersi e scende la notte.