
Sassoferrato: Forte come una roccia, quieto come una chiesa
Divenuto celebre per le due battaglie che esplosero in queste terre, Sassoferrato possiede molti altri volti tutti da scoprire
In provincia di Ancona, tra alte colline e vette dell’Appennino umbro-marchigiano centrale spruzzate di chiome d’alberi verdeggianti, sorge un fiero borgo il cui aspetto viene ben suggerito dalla sua denominazione: Sassoferrato, “sasso circondato dal ferro”.
Annoverato tra i Borghi più belli d’Italia, questo centro a metà strada tra pianura e montagna si distingue per la ricca storia di cui si fa testimone. Sono infatti due i grandi eventi che si sono verificati in queste terre: la Battaglia del Sentino (295 a.C.), scontro decisivo della terza guerra sannitica nel quale Roma dovette sacrificare molto per affermare il proprio dominio sulla Penisola, e quella di Tagina (552 d.C.), che vide l’immenso esercito bizantino capeggiato da Narsete schiacciare quello degli ostrogoti nell’ambito della Guerra Gotica una manciata di chilometri più a nord di Sentinum, alle pendici del monte Strega. Come a voler sostenere e tramandare lo spirito più battagliero di questo luogo, troviamo ad accoglierci la possente rocca Albornoz di Sassoferrato, l’area archeologica di Sentinum e il Museo civico archeologico, ospitato all’interno del trecentesco Palazzo dei Priori.

Sassoferrato – Rocca Albornoz
Ma questo borgo ha anche un lato meno bellicoso, più delicato e disteso: quello delle sue innumerevoli chiesette, tra le quali non possiamo non menzionare la chiesa di santa Chiara, in cui è inglobato il duecentesco santuario delle clarisse e possiamo trovare alcuni dei dipinti di Giovan Battista Salvi, soprannominato “il Sassoferrato”, ma anche l’abbazia di Santa Croce dei Conti, la cui più grande peculiarità è quella di essere di fatto un edificio antichissimo inglobato in una costruzione più recente. Tutte le chiese finora menzionate sono accomunate da un ulteriore elemento degno di nota: ai più attenti osservatori e appassionati di storia non sfuggiranno di certo le tracce del passaggio dei Templari che è possibile occhieggiare qua e là, tra il segno di una croce patente di una pieve e l’altro.

Sassoferrato
Ma i luoghi d’interesse di Sassoferrato non si fermano qui: la Civica Raccolta d’Arte e il Museo della miniera di zolfo e il Parco archeominerario, ad esempio, rappresentano altre due ottime opzioni per scoprire i molti volti del borgo. La prima, una pinacoteca ospitata all’interno del quattrocentesco palazzo Oliva e ulteriormente arricchita da una notevole raccolta di incisori marchigiani, ci guida ad approfondire la Sassoferrato artistica, mentre il secondo rappresenta un ventaglio di possibilità in continua evoluzione per conoscere la Sassoferrato industriosa e industriale.
E se questo vi sembra già molto da vedere, aspettate di scoprire da quante altre sfaccettature è composto questo piccolo, straordinario borgo!

Sassoferrato
INFORMAZIONI UTILI
Comune di Sassoferrato
Piazza Matteotti, 1 – 60041 Sassoferrato (AN)
Tel. +39 07329561
Sito web: www.comune.sassoferrato.an.it
I Borghi più belli d’Italia
Via Ippolito Nievo 61, Scala B
00153 Roma
Tel. +39 06 4565 0688
Sito web: www.borghipiubelliditalia.it
Email: [email protected]