
Ai piedi del massiccio del Matese sorge Sepino, un borgo dalla storia molto particolare che ha conservato preziose testimonianze dai secoli scorsi
Nel Club de “I borghi Più Belli d’Italia” sono presenti tanti posti fantastici, ma trovare un posto in cui gli orologi sembrano aver subito un sortilegio e sono rimasti fermi a secoli fa è sicuramente cosa molto rara. Il borgo di Sepino, piccolo paesino pedemontano in provincia di Campobasso, ha una struttura molto particolare legata alla sua storia. Originariamente la città si chiamava Altilia ed era abitata dai Sanni. Quando questa popolazione italica entrò in guerra con la neonata repubblica romana la città divenne luogo di aspri scontri, fino a quando nel III secolo A.C. fu definitivamente conquistata dai Romani. Qui però finisce la storia di Altilia: la città infatti si trasferisce più a valle dove viene edificato un nuovo centro che prende il nome di Saepinum. In seguito alla caduta dell’Impero Romano d’Occidente la città cadde in rovina con le incursioni barbariche.

L’area Archeologica di Sepino
Intorno al IX secolo sotto la dominazione longobarda la città si spostò ancora più a valle, ma una parte della popolazione decise di rimanere nella città romana ed utilizzare l’imponente teatro edificato nei secoli precedenti per costruirci delle case, il centro prese il nome di “Terravecchia”. Mentre il nuovo centro abitativo continuava a crescere normalmente, Terravecchia rimase conservata come quando i pastori vi si stabilirono: l’attenzione attorno a quel centro romano conservato perfettamente crebbe a tal punto che negli anni ’90 del Novecento iniziarono degli imponenti lavori di restauro in quella terra che era ancora attraversata dalle greggi in transumanza.

Sepino
Assolutamente da visitare è il centro del borgo di Sepino dove si può vedere la tipica struttura dell’urbanistica medievale: una piazza centrale dalla quale si dirama un dedalo di stradine strette. Da segnalare sono anche le numerose fontane come quella ubicata nella piazza principale, i cui rubinetti indicano i punti cardinali. Degno di nota è infine il Ponte San Rocco, da cui prende nome l’omonima località. Tra le architetture religiose degne di nota c’è da segnalare la Chiesa di Santa Cristina, probabilmente edificata quando gli abitanti del borgo abbandonarono la città di Saepinum nell’Alto Medioevo.
Molto spesso quando si dice che il tempo non sembra essere passato si tende a dare una connotazione negativa alla cosa, a Sepino invece il tempo ha conservato una fedele testimonianza di un passato lontano ma sempre vivo.

Sepino: Chiesa di Santa Cristina
INFORMAZIONI UTILI
Comune di Comune di Sepino
Piazza Nerazio Prisco N. 40 – 86017 Sepino (CB)
Tel. +39 0874 790132
Sito web: www.comune.sepino.cb.it
I Borghi più belli d’Italia
Via Ippolito Nievo 61, Scala B
00153 Roma
Tel. +39 06 4565 0688
Sito web: www.borghipiubelliditalia.it
Email: [email protected]