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Taggia
Taggia è il borgo conosciuto per la produzione di olive taggiasche, olio e vino. La valle Argentina che lo circonda infatti offre non solo un terreno fertile, ma anche un paesaggio unico per chi va lungo la pista ciclabile che la percorre

Immerso nella valle Argentina, questo borgo è all’origine del nome delle olive taggiasche; Se gli indizi non bastano a capire di quale luogo si tratta, ecco svelato il nome: Taggia, paese medievale in provincia di Imperia, che gli appassionati di gastronomia e di ciclismo non possono perdere. Al centro dei 24 km di pista ciclabile che collegano Ospedaletti a San Lorenzo, Taggia infatti è il luogo perfetto per  fare una passeggiata in bici e ammirare la valle che il fiume Argentina ha scavato e reso fertile per la produzione di uno dei prodotti più rinomati d’Italia: le olive

 

Taggia - Ponte Antico

Taggia – Ponte Antico

 

Qui infatti si possono guardare le distese di ulivi che popolano la rigogliosa valle, dove i monaci di San Colombano, dal Sud della Francia si stabilirono e importarono la coltivazione della “taggiasca” durante il Medioevo. Inconfondibile al sapore, questa varietà di dimensioni medio piccole dal colore verde violaceo e dal gusto dolce e lievemente amaro, l’olivia taggiasca non è l’unica prelibatezza del luogo: il Moscatello, aromatico con note di geranio e Salvia, è un vino avvolgente,  orgoglio della riviera ligure di ponente . Se il medioevo ha lasciato traccia nell’agricoltura e nell’enogastronomia, anche l’architettura del borgo ne ha risentito e questo si nota nel nucleo primario. Il tratto di strada che va da Via Curlo a Piazza delle Confrarie infatti reca tracce di strutture di origine medievale;  alla fine del seicento ha poi subito l’ampliamento che ha portato alla costruzione di Palazzo  Lercari, decorato da stucchi esterni, sede della Biblioteca Civica e dell’Archivio storico della città.

 

Taggia - Convento di San Domenico

Taggia – Convento di San Domenico

 

A Piazza delle Confrarie si può ammirare la fontana del Brachì, ovvero barchetta in dialetto, proprio per la forma che ricorda. Una volta giunti  qui è impossibile non notare anche la Chiesa dei Santi Giacomo e Filippo, che al suo interno custodisce la Madonna a opera dello scultore taggese Salvatore Revelli, protagonista del miracolo accaduto nel 1855;  in quell’occasione non solo gli occhi si mossero, ma anche il volto della scultura cambiò colore. Si prosegue poi a Via soleri, detta Pantan,  principale corso della città e in passato centro della vita sociale e economica.  

 

Taggia - Statua della Madonna Miracolosa

Taggia – Statua della Madonna Miracolosa

 

Qui si possono ammirare edifici del tardo medioevo dotati di  meravigliosi portici, quali palazzo Curlo, sede della pace tra guelfi e ghibellini e Palazzo Asdente con i suoi due portali scolpiti, Palazzo Vivaldi e Reghezza; Imperdibile via San Dalmazzo, nel medioevo limite del primo insediamento cittadino, dove sono visibili Porta di Via littardi, uno degli  accessi più antichi del borgo e Porta Barbarossa, costruita a scopo difensivo. Proseguendo si arriva a Palazzo dei Fornari, di origine cinquecentesca attorno al quale si raggruppano case a schiera. Meraviglioso il convento dei Domenicani, fondato nel 1459, dove si conservano importanti opere pittoriche del rinascimento e del Barocco, tra i quali spiccano i polittici di Ludovico Brea e l’adorazione dei Magi del Parmigianino. Infine d’obbligo è oltrepassare l’imponente ponte con le 15 arcate che attraversa il fiume Argentina, dove si arriva alla settecentesca Villa Curlo e ai suoi  verdeggianti giardini.

 

Taggia

Taggia

  INFORMAZIONI UTILI

Comune di Taggia

Via San Francesco 441 – 18018 (IM)
Tel. +39 0184 476222
Sito web: www.comune.taggia.im.it

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