
Torre di Palme: un piccolo borgo fatto di cotto e di storia
Nel cuore di Torre di Palme i fiori, il mare e la natura rigogliosa fanno da cornice a un’inscindibile connessione con il passato
Il blu dell’Adriatico che si confonde con i toni più chiari ma non meno intensi del cielo; il verde cangiante della vegetazione del Boschetto di Cugnolo, che prospera su un colle che si affaccia sul mare come a volersi tuffare da un momento all’altro; il profilo di tetti e di chiese del paesino che sovrasta il tutto: questo il primo impatto visivo che Torre di Palme, uno dei Borghi più belli d’Italia, offre a chi giunge in visita della più antica contrada di Fermo. Dato il ruolo rivestito in origine da questo castello fortificato, nato per vegliare sul sottostante scalo marittimo romano che qui istituì un fiorente commercio del quale il vino palmense rappresentava il fiore all’occhiello, è piuttosto facile comprendere il perché, ancora oggi, il fiero legame con il passato si sia tutt’altro che affievolito, come dimostra l’annuale Cavalcata dell’Assunta, una sfilata via mare nota come la rievocazione storica più longeva del nostro Paese.

Torre di Palme
Ma non perdiamoci in chiacchiere: è tempo ora di oltrepassare le mura del borgo marchigiano, percorrerne la via principale, che termina nel tesoro fatto paesaggio che è possibile ammirare in piazzale Belvedere, e conoscerne i principali punti d’interesse. Il paglierino del cotto è ravvivato dalle esplosioni di colore dei fiori che spuntano qua e là dai balconi e ai lati dei portoni delle case, mentre si procede tra le strette vie del paese in cerca della millenaria chiesetta di San Giovanni, l’edificio più antico della zona, quella di Sant’Agostino e il suo convento, che nel suo portale sormontato da un rosone fa sfoggio di tutta la sua anima gotica mentre all’interno una tavola di Pagani compete in bellezza con lo splendore aureo del polittico di Crivelli, e l’attuale sede comunale, ossia Palazzo Priorale, dalla bella facciata con arco a tutto sesto.

Torre di Palme
E ancora, il cotto trionfa anche nella chiesa di Santa Maria a Mare, edificata nel XII secolo e che oggi appare come un gioiello architettonico con un campanile da cartolina, caratterizzato da archetti intrecciati e bacini in maiolica. Rimanendo nelle sue immediate vicinanze, poi, incontriamo un altro elemento iconico di Torre di Palme: l’oratorio di San Rocco, coevo alla chiesa appena descritta e il cui portale d’accesso, che però è di fattura cinquecentesca, dà sfoggio dello stemma della città.
Sebbene quanto racchiuso all’interno del centro storico di Torre di Palme sia già così ricco e suggestivo, nel lasciare questa bomboniera di borgo non si può fare a meno di deviare verso la vicina Grotta degli Amanti per apprezzarne la disarmante bellezza e ripercorrere con la fantasia i gesti dei due sfortunati innamorati della leggenda da cui il suo nome deriva.

Torre di Palme – Chiesa di Santa Maria a Mare
INFORMAZIONI UTILI
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I Borghi più belli d’Italia
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00153 Roma
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