
Venzone: l’ultimo borgo fortificato del friuli
Gli abitanti di Venzone non si sono lasciati abbattere dal distruttivo terremoto del 1976: oggi il borgo è tornato al suo antico splendore medievale incorniciato tra la valle del Tagliamento e il Canal del Ferro
Su su su, Venzon Venzone:
Su fideli e bon Forlani,
Su legittimi Italiani,
Fate ch’el mondo risone
di gridar Venzon Venzone
Così recita una vecchia filastrocca popolare risalente a inizio XVI secolo che commemora le gesta di quaranta impavidi abitanti del borgo che fermarono l’irruzione di Enrico duca di Brunswick e Luneburgo, durante la guerra per la lega di Cambrai. Proprio la sua posizione di passaggio, alla confluenza della valle del Tagliamento e il Canal del ferro, l’ha resa luogo perfetto oggi per godere di meravigliose escursioni a piedi o in mountain bike, mentre in passato oggetto di continue incursioni di popoli tra i quali Guadi, Marcomanni, Visigoti, Unni, Ostrogoti, Bizantini, Longobardi e Carolingi.

Venzone
Sotto questi ultimi, il borgo si dotò di un primo nucleo. Nel 1200 con l’arrivo della famiglia Mels, Venzone non solo venne riconosciuta come Comune, ma fu dotata anche da una doppia cinta muraria, (sistema difensivo le ha valso nel 1965 il riconoscimento di Monumento Nazionale in quanto unico borgo fortificato della regione) e cinque castelli a scopo difensivo che dominavano la valle, poi però subito distrutti a causa dei continui dissidi con Venezia. Al XIV e XV secolo periodo risalgono gli edifici che oggi è possibile ammirare, nonostante il terribile terremoto del 1976 abbia distrutto gran parte del borgo; eppure la comunità volenterosa e paziente come i 40 difensori citati nella poesia, è stata protagonista dell’imponente operazione di restauro e ricostruzione che oggi permette ai visitatori di godere ancora della bellezza del luogo. Imperdibile il Duomo a cui è legata la leggenda che ha come protagonista la zucca. Mentre l’edificio era in costruzione, il borgo era incorso in uno stato di penuria, così fu chiesto all’artista che da poco aveva da poco finito di decorare il campanile con la palla sormontata da una croce, di accontentarsi di lavorare senza essere pagato. Avvilito per l’accaduto, l’uomo decise di sostituire il lavoro appena fatto con una zucca e divulgata la beffa questo divenne il motivo per cui ancora oggi gli abitanti di vengono chiamati i “Cogoçârs”.

Venzone: Duomo
La zucca, oltre alla leggenda è ormai al centro della festa che dal 1991 ha luogo a ottobre: oltre all’esposizione della zucca, il borgo assiste a un salto nel medioevo e il centro storico si illumina con torce e fiaccole, popolandosi di cavalieri, nobili e dame, acrobati e mangiafuoco. Ma torniamo al duomo, nel cui sagrato anteriore troviamo la Cappella San Michele, risalente al 1200, dove vennero ritrovate quaranta mummie. Passeggiando si incontra casa Marcurele, risalente al IX secolo e edificio più antico del borgo realizzato in stile romanico, palazzo degli Scaligeri e Palazzo Zinutti. Degno di nota è il municipio, esempio di stile gotico veneziano, decorato con gli stemmi delle antiche famiglie venzonesi e con bifore. Sulla piazza di fronte cui si erge, si stagliano Palazzo Radiussi con il suo portale seicentesco e Palazzo Orgnani Martini, sede di esposizioni temporanee. Arrivati a Porta Nord, si prosegue costeggiando la cinta muraria, si giunge al seicentesco Palazzo Pozzo. Fotografia del terremoto, la chiesa di S. Giovanni Battista è ridotta macerie: l’unica testimonianza dell’antico splendore è la facciata principale decorata con capitelli floreali. Imperdibile il sentiero celtico fuori le mura della città, che permette di ammirare il paesaggio e di esplorare le 14 chiese che circondano il borgo, come quella trecentesca di S. Antonio Abate, dotata di un importante ciclo di affreschi, oppure quella di S. Maria del Carmine, risalente al seicento.

Venzone: Il Municipio
INFORMAZIONI UTILI
Comune di Venzone
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Sito web: www.comunedivenzone.it
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I Borghi più belli d’Italia
Via Ippolito Nievo 61, Scala B
00153 Roma
Tel. +39 06 4565 0688
Sito web: www.borghipiubelliditalia.it
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