
Olio, aglio e acciughe: sono questi gli ingredienti base della bagna cauda, uno dei simboli della cucina piemontese.
Sebbene la bagna cauda sia solitamente considerato un piatto genericamente piemontese, tipico delle zone di Asti, del Monferrato e delle Langhe in realtà, sembra che le origini della sua nascita, con il nome di “Anchoiade”, vadano attribuite alla Francia, nella regione della Provenza.
Nel Medioevo i mercanti di Asti, che erano soliti viaggiare per rifornirsi di sale e acciughe, scoprirono questo prodotto portandolo nel territorio che oggi chiamiamo Piemonte.
Il piatto divenne un’usanza dei proprietari delle vigne piemontesi che, per festeggiare il vino novello, accompagnavano alle verdure questa salsa calda, un vero e proprio piatto povero.

Bagna Cauda
Al contrario, i ceti più nobili non amavano particolarmente questa ricetta, molto probabilmente a causa dell’eccessiva presenza di aglio.
Sono passati molti secoli da quegli anni ma, ancora oggi, si usa consumare questo condimento in occasioni speciali, di convivialitàÈ il piatto della fraternità e dell’allegria che, secondo la tradizione, viene preparato per festeggiare momenti gioiosi. Esiste addirittura il Bagna Cauda Day, in autunno per un weekend intero in osterie, cantine ed enoteche piemontesi, ma, anche in locali sparsi nel mondo, è possibile gustare questa deliziosissima salsa.
Un piatto collettivo che serve per riunire, da consumare tutti insieme per ringraziare i frutti della terra, per celebrare la bellezza di luoghi incantevoli come il Piemonte.