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Discesa dei Candelieri
La Discesa dei Candelieri è una tradizione secolare che si tiene a Sassari, tra festa e solennità. È la sfilata dei grandi ceri, che rappresentano le antiche corporazioni di arti e mestieri, risalenti al Medioevo

La Discesa dei Candelieri, anche Faradda di li Candelieri, è una tradizione secolare in cui la città di Sassari si riunisce per rendere offerta alla Madonna Assunta. Ogni anno conta la partecipazione non solo dei sassaresi, ma anche di turisti provenienti da tutto il mondo. Questo evento unico nel suo genere fa parte dal 2013 del Patrimonio orale e immateriale dell’Unesco. La tradizione, risalente al XIII secolo, trova però le sue radici a Pisa, di cui Sassari era colonia, dove la sera del 14 agosto le corporazioni di arti e mestieri cittadine portavano in offerta i candelieri alla Madonna di Mezz’Agosto. Nonostante il tentativo degli spagnoli di sopprimerla per gli alti costi, la cerimonia non si è mai fermata. La faradda si snoda lungo un cammino ben preciso: si parte dalla piazza Castello, dove sorgeva l’antico castello Aragonese, per poi proseguire lungo il corso Vittorio Emanuele. A metà della via si giunge al teatro civico. Qui si svolge la cerimonia dell’Intregu in cui si scambia la bandiera dei massai con il gonfalone comunale. Da questo momento anche il sindaco prende parte alla discesa. Si giunge poi alla chiesa di Santa Maria di Betlem, dove viene sciolto il voto.
Arrivati qui i gremi fanno girare per tre volte ogni candeliere in onore della Madonna. La festa si conclude con il sindaco che viene riaccompagnato fino a Palazzo ducale, sede del municipio, dai massai.In un’atmosfera intrisa di sacralità e fasto, sfilano i grandi ceri, una decina circa, che rappresentano un gremio, cioè le antiche corporazioni di arti e mestieri, risalenti al Medioevo. Troviamo i sarti, i massai (in sasserese li trapperi), i calzolai, i muratori, gli ortolani, i contadini, i viandanti, i piccapietre e infine i fabbri. Molti gremi con il tempo si sono sciolti o sono stati inglobati in altri. I componenti del gremio sono detti gramianti e sono organizzati in veri e propri livelli gerarchici. L’obriere maggiore è il capo e rappresentante del gremio che organizza la festa patronale e porta lo stendardo in tutte le manifestazione ufficiali.

 

Discesa dei Candelieri - Candeliere San Sebastiano e Candeliere dei facchini

Discesa dei Candelieri – Candeliere San Sebastiano e Candeliere dei facchini

 

Poi c’è l’obriere di candeliere che si occupa di organizzare la discesa del proprio candeliere e infine l’obriere di cappella, a cui è affidato il candeliere tutto l’anno. I gramianti percorrono la faradda con i vestiti tipici dai colori sgargianti. Riccamente decorati i ceri sono il cardine della discesa, ai quali infatti è dedicata la vestizione.
La cerimonia che si svolge nel primo mattino del 14 agosto coinvolge i gremianti che devono allestire il candeliere, ancora spoglio, presso la sede del gremio o in casa dell’obriere. In origine i candelieri erano fatti di cera e a forma di tabernacolo, ma vennero poi sostituiti con i candelieri di legno a forma di colonne, così da agevolarne le evoluzioni durante il tragitto. Secondo la tradizione infatti più il candeliere sarà ballerino, più l’annata sarà buona. Inoltre, ogni anno vengono organizzati gemellaggi fra i gremi. Durante la sfilata se ne possono ammirare due o a volte tre che si avvicinano e ballano. Si assiste anche allo scambio di ceri e al “bacio”, con i capitelli che si toccano in un entusiasmante inchino.Queste grandi colonne, di circa quattro quintali, si compongono di tre parti: il capitello sul quale vengono sistemate la bandiera che porta il nome dell’obriere di candeliere in carica e ghirlande di carta colorata chiamate bola bola.
Vi si possono ammirare anche le rappresentazioni dei santi e protettori e dei simboli del mestiere. Inoltre, da qui partono li vetti, nastri colorati lunghi quaranta metri, che durante la discesa sono tenuti dai ragazzi del gremio. Vengono poi tesi a raggiera durante il ballo del cero, con un
effetto di straordinaria bellezza cromatica. 

 

Discesa dei Candelieri

Discesa dei Candelieri

 

Poi c’è il fusto, alto tre metri, su cui è raffigurato il santo patrono o la Madonna, e infine il piedistallo con le stanghe per il trasporto che avviene in spalla, a ritmo di tamburi.
È durante la discesa lungo corso Vittorio Emanuele che il candeliere viene fatto oscillare. In realtà il 14 agosto rappresenta solo il culmine di una serie di
eventi, che precedono la Discesa vera e propria.
La festa infatti inizia il 5 agosto con la discesa dei piccoli candelieri, poi il 10 è il turno dei medi candelieri.
Il 12 si tiene il concerto in piazza del Comune per i candelieri e, infine, il 14 la grande festa. In questa occasione è possibile anche degustare il piatto tipico sassarese, lo Zimino. La tradizione arriva anche in carcere, dove il candeliere di San Sebastiano, costruito nel 2005 dai detenuti, viene fatto ballare. Viene inoltre fatto danzare anche in piazza Castello da alcuni ex carcerati prima della consegna dei candelieri d’oro e d’argento. Vedere sfilare e ballare i candelieri, che sembrano quasi animarsi di fronte agli spettatori festanti, è un evento unico, che non solo unisce la sacralità alla storia, ma tiene vivo il ricordo di mestieri antichi e unisce la comunità.