
In una terra misteriosa nascosta tra Toscana, Emilia Romagna e Liguria tradizione e sapienza contadina danno vita ad un piatto davvero unico: i Panigacci.
Il panigaccio ha origini molto antiche, questa tradizione culinaria è stata tramandata fino ai giorni nostri. Si narra che, durante la seconda guerra mondiale, quando i tedeschi distrussero un ponte che collegava il paese di Podenzana con il resto della regione, gli abitanti per sopravvivere alla fame,con gli unici ingredienti che avevano (farina di ghiande e castagne) dettero vita ai panigacci.
E anche oggi, con l’unione di tre semplicissimi ingredienti quali farina, acqua e sale, l’impasto che ne deriva viene versato in uno speciale recipiente in terracotta chiamato testo e scaldato dal fuoco del camino. I testi che hanno forma circolare e la dimensione di un cd, vengono posizionati uno sopra l’altro creando una sorta di torre di terracotta; è un lavoro davvero faticoso per coloro che si accingono alla preparazione, infatti questi ultimi sono costretti a stare davanti al fuoco, sempre attenti a capire quando è il momento giusto per estrarre la pila di terracotta ed infine, con l’aiuto di una spatola rimuovere un panigaccio alla volta dal testo stesso. La consistenza finale è morbida e croccante a seconda del tempo di cottura.

Panigacci
Nella località di Podenzana, in provincia di Massa è stato costituito un consorzio tra i ristoratori per preservare questa specialità davvero unica nel suo genere. Uscendo al casello autostradale di Aulla e, percorrendo una serie di curve, prendete le indicazioni per Podenzana, una volta giunti, rimarrete estasiati nel vedere la quantità di ristoranti che offrono la possibilità di gustare questo prodotto così semplice ma al tempo stesso originale. I panigacci si possono gustare in tre differenti modi. Possono essere serviti come un primo piatto, quindi una volta cotti nel testo, bolliti e serviti con pesto, olio e parmigiano oppure con sugo di funghi. Nella seconda variante, ben caldi ed appena sfornati vengono serviti all’interno di cestini di paglia e si possono gustare con affettati e formaggio a pasta molle come lo stracchino e il gorgonzola. Ogni commensale può decidere come crearsi il suo panigaccio spalmando stracchino o gorgonzola, scegliendo tra prosciutto crudo, salame, coppa o lardo. A fine pasto si può addirittura mangiare come un vero e proprio dolce, chiedete ai camerieri di portarvi della nutella, le vostre papille gustative vi ringrazieranno.

Panigacci
Ogni anno ad agosto, a Podenzana, a ridosso della festa della Madonna della Neve che ricorda il miracolo di una nevicata in piena estate, ha inizio la Sagra del Panigaccio. È un evento molto sentito sia dalla popolazione locale che dagli abitanti dei paesi circostanti; la festa dura circa una quindicina di giorni e, ad ogni edizione, è sempre più organizzata e strutturata secondo moderni criteri di igiene e sicurezza. A dire il vero, i panigacci si possono trovare anche in molti ristoranti nella vicina provincia di La Spezia, questo perché la tradizione si è estesa geograficamente, resta sempre il fatto che la vera ed unica patria di questo piatto rimane la Lunigiana.
Infine, se proprio non potete farne a meno e vorrete portarvi a casa questo sapore unico ed inimitabile la grande distribuzione locale offre delle confezioni di panigacci sottovuoto che ben si avvicinano a quelli freschi ma, questa è un’altra storia.

Panigacci