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Festa del Redentore
La Festa del Redentore illumina da 500 anni Venezia con i suoi fuochi d’artificio, tra religione, storia e folklore

 

Da quasi 500 anni con la festa del Redentore, Venezia diventa il centro di uno spettacolo pirotecnico maestoso: sui canali a bordo delle piccole barche e dalla riva abitanti e turisti ammirano i fuochi d’artificio che colorano la laguna per una serata unica.

La festa affonda le sue radici nel lontano 1575, quando un’epidemia di peste mise in ginocchio la Repubblica di Venezia. Le galee mercantili infatti erano portatrici, oltre alle spezie esotiche, del ratto nero, causa principale dell’infezione. 

Per gestire il numero sempre maggiore di infetti, Venezia costruì i lazzaretti per isolare il contagio. Chi voleva sbarcare nella città  era costretto a passare proprio dal lazzaretto prima di approdare a Venezia e i sospettati di contagio erano costretti alla quarantena. 

In due anni un terzo della popolazione fu sterminata e i medici, con le conoscenze dell’epoca, fecero tutto il possibile per curare la malattia. 

 

Festa del Redentore

Basilica del Santissimo Redentore

 

Alla fine Venezia riuscì a tirare un sospiro di sollievo. Per perpetuare il ricordo della grazia ricevuta venne fatta costruire quella che oggi è la Basilica del Santissimo Redentore. La prima pietra fu posta nel maggio del 1577, con la processione che ancora si perpetua: l’edificio posto su un’isoletta nel canale della Giudecca infatti si raggiunge passando per un ponte allestito per l’occasione. 

 Ad  Andrea Palladio fu commissionata la costruzione della chiesa, terminata nel 1592 ed è qui dove si sono celebrate e continuano a celebrarsi le messe per la festa. 

 

Festa del Redentore: benedizione del patriarca di Venezia

Festa del Redentore: benedizione del patriarca di Venezia

 

Così ogni anno il terzo weekend di luglio  Venezia vive l’atmosfera frizzante di una celebrazione  unica nel suo genere. La festa inizia con l’apertura della passerella che porta alla Basilica del Redentore e la benedizione del patriarca di Venezia. Poi si svolge la messa serale a cui seguono gli attesissimi fuochi d’artificio alle 23.30. Si può godere dello spettacolo pirotecnico dalla barca, ma si può seguire anche dalla riva degli schiavoni, la Giudecca o le Zattere. Tutti con gli occhi puntati al cielo, ammirano gli sgargianti colori che si riflettono nell’acqua in un caleidoscopio di rara bellezza. Infine segue un’altra messa a mezza notte mezza. 

Ma la festa non finisce qui: dopo i fuochi si beve e si balla, per poi dirigersi al lido per vedere i colori giallo arancioni dell’alba pervadere la laguna, come gesto di buon auspicio. 

Il giorno dopo si celebra l’ultima  messa e si può infine assistere alle tre regate del Redentore. Gli appassionati e i curiosi vedranno sfidarsi i pupparini a due remi dei giovani, quelli degli uomini e infine le gondole a due remi. 

 

Festa del Redentore

Festa del Redentore